Il passaggio di consegna tra Capitan Mozzillo e l’inossidabile Sall Jacques della fascia di Capitano è avvenuto. Negli spogliatoi, come giusto che sia. Lontano da tutto e da tutti, una decisione della squadra e solo della squadra di affidarsi all’esperienza e dalla comprovata capacità di essere sempre in prima linea di Sall. Ora dovremo dire Capitan Sall. Quasi dieci anni di militanza, una famiglia acquisita e una formata, la sua. Sempre pronto a sacrificarsi per la squadra e sempre pronto a schierarsi dalla parte dei ragazzi che lo hanno accompagnato e sostenuto a loro volta. Spesso vincendo il titolo di capo cannoniere e, ancor più importante, a volte ripreso perché troppo altruista. Il passaggio è stato naturale, anche perché Mozzillo, che sarà sempre il Capitano morale della squadra, è molto legato a questo giocatore che ha ricambiato sempre la stima e l’amore di tutti.

Come Capitano“, esordisce Sall, “la prima cosa a cui penso è fare il portavoce dei ragazzi. So che a loro farebbe un piacere immenso vedere il Palasport pienissimo e festante per cui esorto tutti a venire alla partita di sabato 13 ottobre alle 18,30 contro il Mascalucia, sarà una partita difficile e abbiamo bisogno di voi“. Parole da Capitano, un ruolo che sembra aver sempre fatto. “Sono felice di aver dato la fascia a Jacques (Sall n.d.r.), oltre a meritarla sul campo, credo sia sua anche per quello che fa nella vita di tutti i giorni. Se la merita tutto e, credo la possa portare ancora a lungo“, un attestato di Capitan Mozzillo che abbiamo visto molto emozionato. “Mi farà molto strano non essere insieme ai ragazzi sabato” continua, “non sarò sul campo ma non mancherà il mio incitamento. Spero di riuscire a non emozionarmi troppo“.