Ormai sono giá tre mesi che frequentano il Palazzetto. I nostri ragazzi che hanno iniziato quest’anno ad allenarsi con noi e a scoprire cosa vuol dire fare parte di una squadra. Molti di loro si sentono giá lo scudetto giallorosso sul petto, l’appartenenza a qualcosa che li accompagnerá tutta la vita. Cosí siamo cresciuti noi e cosí ci piacerebbe che crescessero loro, lealtá, amicizia, senso di appartenenza ad un territorio che viene sempre indicato come il peggio in cui si possa trovare ma spesso non é cosí. Queste sono le cose che non possono essere cancellate o indebolite, sono quelle cose che si fanno per passione, dove c’é solo l’amore per lo sport e l’amore per i nostri ragazzi, dove i soldi non entrano mai nei discorsi, se non per le organizzazioni, dove si parla di come possiamo far diventare degli atleti migliori e quindi degli uomini migliori i nostri ragazzi. Si, nostri, lo ripetiamo in continuazione noi dell’USCA. Come ci ha insegnato la nostra Presidente che ci ha sempre accuditi come se fossimo suoi figli, noi sentiamo come nostri i ragazzi che frequentano il palazzetto F.lli Lettieri di Orta di Atella, ormai la nostra casa da qualche anno anche grazie a chi ci amministra, e non faccio nomi per non sembrare di parte.
Lo so, a volte ci arrabbiamo, a volte ci incolleriamo ma lo scopo é sempre lo stesso e chi non ha i nostri stessi obiettivi finirá per crollare prima o poi. Dove non regna il soldo, dove non regna il tornaconto c’é un potere immenso e noi lo useremo finché i ragazzi di Orta, e non solo, possano praticare uno sport sano e che li faccia diventare uomini migliori, se poi, questo avviene portando a casa qualche risultato di prestigio tanto di guadagnato, saranno solo la naturale conseguenza del lavoro svolto sul campo.
